sabato 13 agosto 2016

Terminillo, andata e ritorno tutto d'un fiato

Parto solo soletto, destinazione Terminillo, nel Lazio, una scorpacciata di panorami, curve e tanta strada. A 2217 metri sopra il livello del mare fa quasi fresco. Il paesino è turistico e d'inverno sicuramente attira molti amanti della neve, ma anche in estate si difende bene, l'ampio parcheggio è pieno e quasi duro fatica a trovare un posto dove lasciare la moto. Dopo una breve sosta per acquistare la consueta calamita da attaccare al frigo, riparto verso la parte più interessante, ovvero i tornanti e i notevoli panorami che da quassù si vedono. Mi fermo nel nulla, tra un tornante e l'altro, mi siedo su uno sperone di roccia e mangio un panino, dominando la valle con lo sguardo e l'orizzonte lontano lontano. Qualche rapace volteggia e mi fa compagnia. Riprendo la moto, non prima di aver fatto qualche foto. Mono tracolla e via, scatto foto mentre mi sposto con la moto, non è il top della sicurezza, ma la velocità non è elevata e l'esperienza mi aiuta a destreggiarmi con una mano sola tra le curve che mi portano a valle.
Scendo per la provinciale 10 che mi porta fino a Leonessa, piccolo paese molto carino. Dopo una breve sosta e una bella birra ghiacciata riparto per Ruscio, Gavelli, e Sant'Anatolia di Narco, sfioro Spoleto e mi dirigo verso sud, per fare un tratto della SS3, bella strada, scorrevole e con ampi e divertenti curvoni. Oltrepasso Terni e arrivo ad Orte, dove riprendo l'autostrada in direzione Firenze.
550km tutti d'un fiato, una bella giornata in sella alla moto, io, lei e la strada.















































See you on the road

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