martedì 18 agosto 2015

Hotel Abbandonato Mille Pini



I luoghi abbandonati hanno un fascino tutto particolare. Non lontano da casa c’è un vecchio hotel che fu abbandonato, non si sa perché nei primi anni ottanta.
Già da ragazzi andavamo a curiosare ma in quell’epoca erano presenti ancora tutti gli arredi.
Oggi rimane solamente la struttura in muratura, molto sporco per terra e le pareti piene di graffiti. Mantiene ancora quel fascino misto a mistero.

Vi lascio ad un giro “virtuale” della struttura.



L'esterno, si presenta spoglio di tutti gli infissi, la vegetazione si sta riprendendo tutto

Non mancano i graffiti, dentro e fuori



Dalla struttura si gode una bellissima veduta del Valdarno


Il piano terreno, ospitava la hall e i locali cucine

Il piano seminterrato, ospitava la discoteca e il bar

Sempre il piano seminterrato, con l'area discoteca

Uno dei tre lunghi corridoi, questo portava alle camere

Il montacarichi di servizio

il vano ascensore

Le scale per andare ai piani e l'ascensore

Uno dei bagni delle camere, non resta molto.

Locali di servizio, probabilmente dispensa, lavanderia e in fondo si trovano le caldaie.

Una stanza di servizio

Interruttore e mattonelle dell'epoca

Camera con vista

Scritte significative

Un albergo abbandonato, per forza di cose ti fa venire in mente il mitico "Overlook Hotel" del film Shining diretto da Stanley Kubrick.
L'occhio attento noterà in alto a sinistra sul muro la frase che Jack Nicholson (Jack Torrance nel film) scriveva a macchina in una scena del film.

Graffito

Camera con vista valle


il vano ascensore... fa un pò effetto affacciarsi qui

Corridoio del secondo piano

Corridoio del secondo piano

La vista non è male

Piano sottotetto, probabilmente c'erano gli alloggi del personale di servizio

Non poteva mancare un enorme piscina (in verità sono due, una più piccola per i bambini).
La parte più profonda è colma d'acqua e ci sono pesci rossi, probabilmente buttati da qualcuno.

Graffiti ovunque


Luogo troppo invitante per non fare una sessione di scatti fotografici alle moto.















Il video


See you on the road

domenica 16 agosto 2015

Ferragosto Marchigiano

Partiamo di buon mattino, con Barbara & Roberto per l’avventura che ci porterà nelle Marche a visitare le località di Fabriano, le Grotte di Frasassi, San Vittore e Genga.

FABRIANO
Fabriano, provincia di Ancona (Marche,) è una delle città recentemente inserite nella lista delle “città creative” dell’UNESCO nella categoria “Artigianato, arti e tradizioni popolari”.
Chi non ha disegnato o semplicemente scarabocchiato sugli album realizzati qui? Pertanto non poteva mancare una foto davanti alla mitica azienda. Visitiamo il centro della cittadina, dove dalla piazza del comune ci si para davanti il bel Palazzo del Podestà e la fontana “Sturinalto” da un lato e dall’altro l’ex ospedale di Santa Maria del Buon Gesù.


Non poteva mancare la foto davanti alla fabbrica dei mitici album da disegno






















GROTTE DI FRASASSI
Ripartiamo per dirigerci alle Grotte di Frasassi, altra meraviglia d’Italia. Il piazzale del parcheggio è pieno a denotare la forte attrazione di queste grotte, italiani e tanti orientali. Oltre alla biglietteria (ingresso alla grotte, 15.50€ per  adulto) ci sono un sacco di negozietti che vendono di tutto di più, dai souvenir a specialità eno-gastronomiche locali. Pranziamo sul posto e poi attendiamo il nostro bus-navetta che ci porterà all’ingresso delle grotte. Sfortunatamente non è possibile fare fotografie all’interno delle grotte, a parte quelle che ci si possono far fare dallo staff ma piuttosto banali (la foto inserita più avanti è stata reperita in rete da un sito di promozione delle grotte). Il complesso delle grotte ricade dentro al parco naturale regionale “Gola della Rossa e di Frasassi”. Si tratta di grotte carsiche e la parte visitata è composta da cinque sale;  tanto per rendere l’idea, la sala denominata “Abisso Ancona” è 180mt x 120mt alta 200mt, in pratica potrebbe tranquillamente contenere il Duomo di Milano!! E’ una meraviglia per gli occhi visitare questi luoghi, pieni di maestosità e di fascino. Temperatura interna costante di 14° e un tasso di umidità del 100%!

Piazzale da dove parte il Bus-Navetta per le Grotte, praticamente un mercatino.



L'unica foto scattata nelle grotte, il percorso di avvicinamento, più avanti non è consentito

Foto prelevata dal web

SAN VITTORE
Proseguiamo il nostro giro per visitare il piccolissimo borgo medievale di San Vittore. Di rilievo la bella “Abbazia di San Vittore alle Chiuse”, con annesso museo speleo paleontologico dove ci sono interessanti reperti di animali (vedi foto più avanti). Bello anche il ponte romano.

Abbazia di San Vittore alle Chiuse




Resti di uno scheletro di un orsa










GENGA
Arriviamo a Genga, piccolo castello medievale immerso nella natura. Molto affascinante perché gli edifici sono stati costruiti inglobando le rocce esistenti che si possono vedere sia dall’esterno che all’interno degli edifici stessi. Nella bella piazza, c’è un’enoteca dove abbiamo conosciuto una ragazza che ci ha raccontato le origini del castello.






La roccia parte integrante degli edifici di Genga






Ripartiamo puntando le forcelle verso la Toscana. Percorriamo la SP360, con un tratto spettacolare tra Sassoferrato e Scheggia, la strada scorre proprio in mezzo alle montagne. Bellissimi panorami e bellissima strada tutta da guidare.



SP360 tra Sassoferrato e Scheggia, bellissima strada


Arrivati a Gubbio ci sorprende un bel temporale che ci costringe a trovare rifugio dentro a due cabine telefoniche! Passato il peggio della burrasca, ripartiamo ancora sotto la pioggia, ma ora più gentile.


Sotto al diluvio a Gubbio


Ci fermiamo a Perugia per la cena. Imbrocchiamo per caso la pizzeria Pompei. Un angolo partenopeo a Perugia. E’ una famosa pizzeria con una lunga tradizione familiare. Mangiamo veramente bene. 

Se vi capita di passare dal centro storico di Perugia, vivamente consigliato questo locale
Ottima pizza e ambiente molto carino. 
pizzeriapompei.it
Pizzeria Pompei, Borgo XX giugno, Perugia.


Ripartiamo, stanchi e cotti per la giornata e i tanti chilometri percorsi sotto varie condizioni atmosferiche, ma contenti per le meraviglie viste e per l'ottima compagnia.
Arrivati a casa alle ore 1.30, più che un giro da mattina a sera è stato un giro da mattina a notte!!!



See you on the road

Ringrazio Roberto per l’uso di alcune sue foto su questo articolo.