mercoledì 23 marzo 2016

Un giorno prima della primavera

VAL DI MERSE (SI)

"Val di Merse: una terra d'infinita bellezza, dove tutto è straordinario, dalle pievi, ai castelli, alle antiche ville. Ma sono i colori che la rendono indimenticabile: il giallo delle ginestre, l'azzurrino dei sorbi selvatici, il rosso delle crognole, il bianco degli spini, il rosso cupo delle more, il marrone dei porcini". (Federigo Tozzi, 1883-1920) 

La prima tappa del nostro Tour della Val di Merse è il Ponte della Pia. Di origine romana ma ricostruito nel Medioevo, il ponte porta il nome della Pia De’ Tolomei, citata anche da Dante nella sua Commedia, uccisa dal marito che si era incapricciato di un’altra donna. La leggenda dice che il fantasma della Pia, vestito di bianco, attraversi il ponte nelle notti di luna piena…

Ci fermiamo poi nel caratteristico borgo-castello di Frosini, citato addirittura in documenti dell’XI secolo e che è stato anche magione dei Cavalieri Templari. Il castello vero e proprio è attualmente proprietà privata mentre il resto del borgo ha subito notevoli cambiamenti nel corso dei secoli. Si nota la vetustà delle case ma purtroppo alcuni edifici sono stati lasciati in balia del tempo quando invece il borgo, opportunamente valorizzato, avrebbe delle ottime potenzialità. 

Chiusdino, su uno dei cocuzzoli delle Colline Metallifere, ha probabili origini longobarde. Facciamo un giro per le sue belle strade e vicoli; forse sarà perché è ora di pranzo, ma in giro non c’è quasi nessuno. 

Dopo la pausa pranzo, rimontiamo in sella verso San Lorenzo a Merse, piccolo ma interessante borgo nel comune di Monticiano. Le nostre “motorette” (come una signora del posto le ha chiamate) suscitano la curiosità di un gruppo di anziani seduti presso l’antica porta del paese, dove abbiamo parcheggiato.

Sulla via del ritorno ci fermiamo al castello di Brolio, proprietà dei baroni Ricasoli dal 1141. Fu Bettino Ricasoli, primo ministro di Vittorio Emanuele II dopo l’unità d’Italia, soprannominato “barone di ferro”, a far restaurare il palazzo padronale nel 1860 in stile neogotico. E’ stato grazie ai suoi esperimenti vinicoli, sia in vigna che in cantina, che è nato il Chianti Classico come lo conosciamo oggi. 

La visita al castello ci lascia completamente soddisfatti: bellissimi i giardini all’italiana ai piedi delle mura della fortezza, mozzafiato la vista che si gode dalla cima delle mura sull’ampio paesaggio dei vigneti, incantevole la chiesetta nella cui cripta sono sepolti i vari membri della famiglia Ricasoli… 

Concludiamo degnamente questa giornata con uno spritz a Gaiole in Chianti

Ponte della Pia





Frosini









Chiusdino















San Lorenzo a Merse





Castello di Brolio
















See you on the road