domenica 26 aprile 2015

American Dream - Riccione 25 Aprile 2015



Harley & Mustang Reunion.

Roberto, Barbara, Giorgio e Franco sono i compagni di ventura di quest'uscita. Ci aspetta un'intera giornata  su strade sinuose che ti fanno vedere quanto bella sia la nostra Italia. Percorriamo la Libbia trotterellando attraverso una campagna genuina e  sonnacchiosa alle prime ore del mattino. A Sansepolcro imbocchiamo la strada che ci condurrà, curva dopo curva, al valico di Viamaggio. Lucenti modo da sparo passano sfrecciando, ma noi non abbiamo fretta anche perché se corri non ti godi quanto il panorama ha da offrire. Arrivati in cima al valico scopriamo che il piccolo bar è chiuso e quindi proseguiamo per qualche chilometro fino a trovare un altro punto di ristoro per rifocillarci un po’. Durante la sosta escono dalle borse di Roberto sensazionali biscotti al vinsanto preparati da Barbara, che per tutto il giorno ci delizierà con panini e schiacciate “home made”. Ripartiti, ci fermiamo dopo qualche curva. Un piccolo gruppo di ragazzi con le moto da sparo sono in panne: uno è caduto e ci chiedono una mano per portare alcuni pezzi della moto che altrimenti non saprebbero come trasportare. Tra biker ci si sempre volentieri una mano; carichiamo i “cocci” nelle borse e proseguiamo verso Rimini. Poco dopo Verrucchio ci fermiamo al distributore Repsol dove ci siamo dati appuntamento con gli sventurati biker, consegniamo i pezzi, il tempo per due chiacchere e ripartiamo alla volta di Riccione. Entriamo in centro e troviamo l’epicentro della reunion; parcheggiamo e vaghiamo tra Harley e Ford Mustang, davvero una delizia per gli occhi. Mustang di tutte le annate, quelle moderne ti affascinano per l’aspetto imponente e muscoloso, ma le vecchie, le vecchie sono veramente una favola. Il sole inizia a scendere, il tempo di una passeggiata sulla spiaggia e ripartiamo verso casa. Per il ritorno optiamo per l’E45, la strada con più buche che ci sia. Il tempo in buona compagnia non è mai abbastanza e la giornata passa come sempre troppo velocemente. Oggi niente “culturale” solo buoni ferri da vedere e tanta strada.


See you on the road

































lunedì 20 aprile 2015

La Scarzuola - 19 Aprile 2015

La Scarzuola a Montegiove (comune di Montegabbione, in provincia di Terni) è la mistica destinazione di quest’uscita domenicale. In origine c’era una capanna che il poverello d’Assisi aveva costruito con la scarza, una pianta palustre, e solo più tardi fu costruito il convento francescano. Nel 1957 il complesso fu acquistato da un architetto milanese, Tomaso Buzzi che, non solo restaurò il convento ma vi costruì accanto la sua città ideale, la Città Buzziana. Originario della Valtellina e appartenente ad una ricca famiglia, questo cattedratico del Politecnico di Milano e fondatore della rivista Domus, era un personaggio sui generis e fuori dal coro, che amava frequentare sia la  nobiltà e l’alta borghesia – da cui provenivano i suoi clienti - che persone umili così da trovare un suo equilibrio personale tra questi due estremi, vedendo come tutte le persone di ogni classe sociale vivevano. Così ce lo presenta il nipote ed erede, Marco, che è stato la nostra guida molto particolare!! Non dimenticherò sicuramente la risata che faceva seguire alle sue frasi, dette come perle di una saggezza molto ermetica e difficile da decifrare, come se solo lui avesse trovato la chiave di lettura per interpretare il mondo ed i meccanismi che lo dominano e stesse ridendo di noi perché non abbiamo ancora visto la semplice ed ovvia soluzione che ci sta sotto il naso. Ha parlato dell’importanza della cultura e della conoscenza come strumenti di potere e di libertà, del non omologarsi seguendo modelli culturali imposti ma differenziarsi ed affermare la propria personalità ed unicità, anche rispetto ai nostri genitori che ci hanno comunque trasmesso i loro valori, perché noi non siamo una loro estensione. Dobbiamo continuamente evolverci e trasformarci in una metamorfosi continua e non dormire sugli allori del traguardo raggiunto, come simboleggiano, ad un certo punto della nostra visita, la balena che inghiottì Giona e Pinocchio e la torre volutamente non finita che rappresenta l'individuo in continua costruzione di sé. La donna, creatrice della vita e creativa, è più abile dell'uomo in questo gioco del divenire continuo e del trasformarsi. C'è un invito ad usare di più il nostro emisfero destro ed a lasciare in eredità ai posteri una creazione tangibile che ci rappresenti, ma ovviamente non tutti siamo dei Tomaso Buzzi!
La Città, piena di simbolismi e riferimenti culturali ed artistici, è la metafora della personale visione della vita di questo architetto visionario. Suddivisa in sette teatri, rappresenta una nave dove la prua coincide con l'Acropoli, una serie di edifici-archetipi (il Partenone, il Colosseo, la Torre dei Venti, la Piramide, il Pantheon, l'Arco di Trionfo) affastellati l'uno sull'altro che la rendono simile ad un termitaio, e scale salgono e scendono in tutte le direzioni, facendoci scoprire prospettive diverse. Alla base, le prigioni del Piranesi. Come in tutte le navi, non poteva mancare la polena che ha anche qui sembianze di una donna nuda. Lo stile a cui Buzzi si è ispirato è quello neomanierista: non a caso mi è subito venuto in mente il Parco dei Mostri di Bomarzo. E' stata certamente una visita impegnativa, non solo per le due ore che ci sono volute ma soprattutto per gli spunti di riflessione che il nostro eccentrico Virgilio ci ha dato. 

See You On The Road

Montegiove




Attenti a quei due

Città della Pieve

















Il convento de La Scarzuola





La Scarzuola, particolare costruzione











Prospettive






Marco, la Guida


















Per maggiori info sul posto: http://www.lascarzuola.com/