sabato 2 aprile 2016

Di nuovo a Termoli 26-27-28 Marzo 2016

Ritorniamo a Termoli per la seconda volta dopo nove anni, dopo l’Italian Hog Rally nel 2007, e restiamo di nuovo incantati dal suo fascino: l’antico borgo marinaro, autentico gioiello, delimitato dalle mura a picco sul mare, il Castello Svevo, voluto da Federico II, la cattedrale con la piazza antistante. Ma soprattutto la splendida vista sul mare che si gode dall’alto delle mura.
Si parte di buon mattino, prendendo l’autostrada fino a Roma e da lì a Pescara. Attraversare l’Abruzzo è sempre emozionante per la bellezza selvaggia del suo paesaggio, i borghi arroccati sulle pendici delle montagne e le cime innevate dei monti. Il panorama cambia decisamente man mano che ci avviciniamo al mare e l’asperità dei monti è sostituita dalla verde dolcezza delle colline della Val di Sangro. Ci fermiamo sulla costa a Ortona, dove visitiamo il Castello Aragonese e facciamo due passi nel centro storico. Proseguendo per Termoli sulla strada che costeggia il mare, non si possono non notare i caratteristici “trabocchi”, simili a palafitte sul mare, strutture di legno usate per la pesca, invenzione che sarebbe stata importata dai Fenici.
A Termoli alloggiamo nel B&B “Il vescovo Pitirro”, proprio all’interno del borgo e a due passi dalla cattedrale. La struttura è carina ma la nostra stanza è formato francobollo! Su consiglio del proprietario, ceniamo a “La Pecorallegra”, un ristorante vegano: 10+ per la gentilezza dello staff, l’atmosfera del locale e, soprattutto, la bontà delle portate. La sua maionese e lo “Chantillino” resteranno a lungo nella mia memoria! Davvero particolare è anche il “Cocco Bill”, bar gelateria sulla piazza, dedicato a Jacovitti, forse il termolese più illustre. Il locale è praticamente una galleria delle sue opere!
La mattina di Pasqua ci imbarchiamo per le Isole Tremiti. E’ una bella giornata di sole e il mare è una tavola! Dopo poco più di un’ora di navigazione, sbarchiamo sull’Isola di San Domino, la più grande dell’arcipelago e quella dove si trovano le principali strutture turistiche visto che c'è l’unica spiaggia sabbiosa. Per il resto, ci sono solo alte falesie a picco su un mare di un azzurro incredibile. Da San Domino raggiungiamo l’isola di San Nicola a bordo di una barca a motore che fa la spola tra le due isole, le uniche abitate. Pur essendo la più piccola delle Tremiti, San Nicola è artisticamente e storicamente la più importante. Dal porticciolo, attraversando un portale, ci si addentra in uno spazio delimitato dalle mura per arrivare, infine, al convento-castello di epoca angioina, che domina dall’alto l’isola. Dispiace però vedere che alcuni edifici sono lasciati andare ed altri ridotti quasi a ruderi…
Usciti dalla zona fortificata attraverso una scalinata, arriviamo a uno spazio aperto ricoperto da un tappeto di fiori e di vegetazione mediterranea da cui si gode una vista mozzafiato del mare e delle altre isole. Ci sono un sacco di diomedee, uccelli marini parenti degli albatri, che abitano le scogliere dell’isola. Molte accudiscono le uova nel nido mentre il compagno procura il cibo, altre si librano in aria, sfruttando le correnti dei venti…
Scendiamo di nuovo al porticciolo dove pranziamo nell’unico ristorante aperto dell’isola. Una diomedea vince la sua paura e si avvicina ai tavoli per prendere il pane che i clienti le lanciano. Riprendiamo la barca che ci riporta a San Domino e, visto che abbiamo ancora tempo prima della partenza, esploriamo l’isola, la più ricca di vegetazione e la più bella da un punto di vista paesaggistico: infatti è per la maggior parte coperta da una fitta pineta di pini d’Aleppo che degrada, in molti punti, fino alle rocce a strapiombo sul mare. Inoltre lungo il suo periplo ha molte grotte e insenature raggiungibili in barca. A malincuore riprendiamo il traghetto per Termoli…
La sera si cena alla pizzeria “Sognadoro”, dentro il borgo. La pizza è eccezionale e, come ci spiega il proprietario, pizzaiolo da trent'anni, la pasta subisce una lunghissima lavorazione per renderla al tempo stesso morbida e croccante.
Ripartiamo la mattina successiva, dopo un'ultima colazione al "Cocco Bill"...

Un saluto a Termoli...tanto ci rivedremo per la terza volta!

Attraversando l'Abruzzo



Ortona

Castello Aragonese di Ortona




Termoli, centro storico










A cena alla "Pecorallegra"


Termoli, il porto









Trabocchi





Tremiti, isola di San Domino






Tremiti, isola di San Nicola







Franz






 








































San Domino

















Tramonti Termolesi


Cocco Bill, Jacovitti è nato a Termoli

Good Bye Termoli

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