domenica 16 novembre 2014

Inverno, tempo di moto

La testa dentro al casco, la visiera che si appanna, le mani intorpidite dentro ai guanti che a stento riparano dal freddo. Il fondo stradale non promette niente di buono e sai che non puoi sbagliare nulla, non puoi frenare troppo, non puoi piegare, non puoi far niente di azzardato, quando azzardato è anche il solo stare fermo.
Là, fuori dal casco, il silenzio che crea la neve e tu, seduto su una moto che pesa come quattro cristiani, una moto che è un terremoto ambulante e sei a rischio slavina.

Lo fai, per il gusto di farlo, non è incoscienza, quella è andare a 200km/h per le strade, d'estate. Questa è solo una piccola sfida bonaria con te stesso, il gusto e la soddisfazione di farlo, di essere lì, quando non c'è nessuno e dalle macchine, gli occupanti ti guardano come se tu venissi da Marte, ma non lo fai per gli sguardi o per vantartene, lo fai per te e finché non lo fai non sai cosa si prova, se non lo fai non puoi capirlo fino in fondo.




Come ho sempre detto: Una passione che non conosce stagione.


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